Ha soltanto cinque anni, ma il piccolo Marco Verratti ha già le idee chiare: suo padre Arturo, un grandissimo tifoso della Vecchia Signora, avrebbe costretto il figlio a diventare della Juventus obbligandolo a vestirsi con i colori della squadra e a cantarne l’inno sia a casa che davanti ad altre persone. Dopo anni di tormenti il bambino denuncia il padre al Telefono Azzurro.
Da quando Marco è nato, suo padre Arturo lo ha sempre tempestato di sciarpe, t-shirt, cappellini, tute e pupazzetti rigorosamente firmati "Juventus" tanto che a soli tre anni, nel giorno del suo compleanno, regala al figlio la Card per andare a vedere le partite della squadra. Eppure più il tempo passava, più Marco diventava grande e il colore da cui veniva attratto non era il bianconero, bensì il viola della Fiorentina: una volta manifestato ciò al padre, il genitore decide di portarlo addirittura in chiesa da Don Cesare, un prete tifoso della Juve che con tecniche assurde quasi da esorcista, prova a fargli cambiare idea, ma senza ottenere nessun risultato..
Il bambino comincia a non sopportare più tutta questa situazione, ormai diventata fastidiosa e assurda, quindi per questo, quando il papà lo costringe ancora una volta ad indossare la maglia di Giovinco per fare la spesa, non ci sta e di nascosto chiama il Telefono Azzurro, raccontando tutto, anche che lo costringeva a cantare l'inno della Juventus.
Alla chiamata del bimbo, assistenti sociali e polizia sono intervenuti a casa della famiglia: i genitori quasi non potevano crederci. La vicina di casa ha dato conferma di ciò che avveniva da anni raccontando che se Marco non avesse denunciato il padre, prima o poi lo avrebbe fatto lei.
Cristina Lioci